SETTEMBRE MON AMOUR

Avete presente quando lo scoccare delle lancette assomiglia ad un martello che batte sull’incudine? Secondo dopo secondo, metodicamente. Fino al fantomatico driiiin.
Mi giro.
Non è possibile.
Le 6:30.
Giorgio ha lo stesso sguardo del bambino di Shining durante le visioni.
Ma è più preoccupante Matteo con quello di Jack Nicholson.
Ho capito, sono circondata e l’unica via di fuga è una buona colazione che sposti l’attenzione da Nemica a Cuoca.
Ovviamente combatto contro il tempo. Da una parte 4 Zombie che avanzano dinoccolati verso il pasto, che se non mi muovo potrei essere io, dall’altra una cucina che non ne vuol sapere di collaborare.  Me la cavo con una piccola scottatura e le dita intrise di marmellata, ma i 4 ometti riprendono colore davanti ad una lauta provvigione di calorie.
L’effetto Prozac della colazione dura giusto il tempo per oliare una logistica frantumata da 3 mesi di ritmi lenti, poi tutti in macchina, chi vestito con le calze spaiate, chi con mezza capigliatura frisé e mezza modello Orfei, chi come Matteo che prende il largo verso un porto più sicuro, l’ufficio.
Durante il tragitto mi armo dei migliori propositi per scansare lotte intestine che si consumano nel sedile di dietro, un traffico fantozziano che pare uscito da Indianapolis e Giorgio che dichiara guerra alla mia pazienza con la forza di una sola parola: pipì.
Ma si sa, in questo le donne hanno la caparbia tenacia di chi sa prendersi il tempo delle rivincite, che si traduce con un canto a squarciagola che lascia tutti interdetti, compreso l’unico posto libero nei pressi della scuola. E allora tutti giù, chi terrorizzato, chi entusiasta, chi di corsa verso un armistizio con la vescica.
E poi finalmente io e te.
Inforco la prima, abbasso il finestrino e saluto il traffico urbano verso quella che è la nona meraviglia di Porto Cervo, il mare a Settembre.
Se volete cacciar via le avvisaglie dell’autunno, lo stress da back to school o semplicemente se volete rigenerare le forze, il rimedio infallibile esiste e ha il colore del mare, i ritmi lenti del sole e il sapore di quel risveglio che la natura ti regala quando le luci si spengono. Perché questa è la verità, Porto Cervo ha la capacità di travolgere tutto e tutti per 3 mesi o poco più, giorni in cui la musica rimane sempre al massimo e le forze volteggiano in un continuo scambio di energie. Fino al giorno in cui la scia di uno Yacht prende il largo, un albergo saluta gli ultimi ospiti, i bagagliai si riempiono e lentamente le luci si abbassano.
In questo vortice di pensieri, la mia mente ha già scelto quale sarà il mio approdo per questa mattina. La spiaggia di Long Beach.
Per chi non la conoscesse, è una spiaggia che si estende nei pressi di Cala di Volpe, formando diverse insenature, tutte caratterizzate da lunghe distese dorate e un inconfondibile mare color smeraldo.
Imbocco la lunga stradina sterrata, parcheggio, mi cambio al volo ed eccomi qui, che a pieni polmoni sento l’aria salmastra riempirmi le vene. Affianco a me diverse fila di ombrelloni chiusi, qualche turista affamato di bellezza e poi silenzio e passione.
Entro in acqua, una piccola nuvola mi ricorda che questa stagione, come un amante degno di nota, ha sempre dei piccoli lati oscuri, ma oggi il mio desiderio di libertà è così assoluto, che anche quella nuvola decide di migrare verso altri orizzonti.
Nuoto, nuoto con la passione dei ricordi e con la voracità di un assetato che si ristora.
In questa vita, arricchita dalla bellezza della famiglia, dalle sfide con il lavoro e invasa dai ritmi della quotidianità, mi rendo conto di quanto forte sia il mio rapporto con il mare che da sempre mi dà un liberatorio senso di felicità.
Non so quanto rimango in acqua, ma quando esco sento che le braccia mi tremano, l’adrenalina rallenta il vigore e sento di aver recuperato non solo le energie, ma anche quei cinque anni che la sveglia di questa mattina si era portata via.
Il sole cancella velocemente il ricordo del mare dalla mia pelle. Prima di abbandonare la spiaggia, le rivolgo quell’ultimo cenno d’intesa, come due amanti che sanno che presto si incontreranno, in quella speciale intimità che solo l’Autunno della mia terra può regalarti.
Dalla macchina scorgo ancora Long Beach alla mia sinistra, mentre mi allontano, ma con quella splendida eredità che regala una nuova prospettiva alla mia giornata, ancora lunga e piena di impegni.
Sono oramai 20 anni che lavoro nella comunicazione, eppure ci sono delle cose che mi lasciano senza parole. La bellezza del mare a Settembre  è una di queste.

Porto Cervo Lifestyle Settembre mon amour